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Visualizzazione dei post da dicembre, 2019

La scommessa (Blaise Pascal)

Blaise Pascal,  Pensieri  S. 164; B. 233 164.  Infinito, nulla . La nostra anima vien gettata nel corpo, dove trova numero, tempo, dimensioni. Essa vi ragiona sopra, e chiama tutto ciò natura, necessità, e non può credere altro. L'unità aggiunta all'infinito non lo accresce menomamente, non piú che la misura di un piede a una misura infinita. Dinanzi all'infinito, il finito si annichila e diventa un puro nulla. Cosí il nostro spirito davanti a Dio e la nostra giustizia davanti alla giustizia divina. Tra la nostra giustizia e quella di Dio non c'è una sproporzione cosí grande come tra l'unità e l'infinito. La giustizia di Dio dev'essere immensa come la sua misericordia. Ora, la giustizia verso i reprobi è meno immensa e deve urtarci meno della misericordia verso gli eletti. Noi sappiamo che esiste un infinito, e ne ignoriamo la natura. Dacché sappiamo che è falso che i numeri siano finiti, è vero che c'è un infinito numerico....

L’uomo: un paradosso (Blaise Pascal)

Per Pascal l'uomo è definito dalla sua tensione verso l’Infinito, la Felicità, il Tutto; e dal suo limite, la sua fragilità, la sua finitezza. L’uomo è l’una e l’altra cosa: non  aut aut , ma  et et. Egli pencola tra il desiderio di conoscere tutto, e l’ignoranza; tra il  volere tutto  e il  volere nulla . In altre parole, egli è un essere che non si autofonda, non si autogiustifica.  Non è l’Essere, ma neppure il nulla. Dai Pensieri: 

Uomo, universo, Dio (Bonaventura da Bagnoregio)

Bonaventura da Bagnoregio (1221-1274) San Bonaventura , Breviloquium , Parte II, cap. XII  1.     Da tutte le cose predette si può concludere che il mondo, creatura di Dio, è come un certo libro, in cui riluce, si rappresenta e si legge la Trinità che ne è la fattrice [ in quo relucet, repraesentatur et legitur Trinitas fabricatrix ] secondo un triplice grado di espressione, cioè per modo di vestigio, di immagine e di similitudine: cosí che la ragione di vestigio si trova in tutte le creature, la ragione di immagine nelle sole creature intellettuali, la ragione di similitudine nelle sole creature deiformi; da ciò, come da tanti gradi scalari, l’intelletto umano è indotto gradatamente ad ascendere verso il sommo principio che è Dio. 2.         La ragione poi per cui noi intendiamo queste cose è che, avendo tutte le creature riferimento al loro Creatore e dipendenza da esso, ad esso possono venir paragonate o come a pr...

Le cinque vie (Tommaso D'Aquino)

San Tommaso D'Aquino (1226-1274) LE CINQUE VIE Tommaso D'Aquino, Summa theologiae , I, q. 2, a. 3 [Premessa]                 Sembra che Dio non esista. E infatti: 1             1. Se di due contrari uno è infinito, l’altro resta completamente distrutto. Ora, nel nome  Dio  s’intende affermato un bene infinito. Dunque, se Dio esistesse, non dovrebbe esserci piú il male. Viceversa nel mondo c’è il male. Dunque Dio non esiste. 2             2. Ciò che può essere compiuto da un ristretto numero di cause, non si vede perché debba compiersi da cause piú numerose. Ora tutti i fenomeni che avvengono nel mondo, potrebbero essere prodotti da altre cause, nella supposizione che Dio non esistesse: poiché quelli naturali si riportano, come al lo...