Passa ai contenuti principali

Antropogonia coranica


DALLE STORIE DI AL-TABARI (m. 923)

Quando Dio ha voluto creare Adamo, ordinò a Gabriele di rimuovere dalla faccia della terra una manciata di differenti argille: nera, bianca, rossa, gialla, blu e altri tipi di argilla. Gabriele giunse in mezzo alla terra dove ora sorge il tempio della Ka'ba. Voleva chinarsi e raccogliere un po 'di argilla sulla terra. La terra cominciò a parlare e disse: Oh, Gabriele, cosa vuoi fare? Gabriele rispose: Voglio prendere dalla faccia della terra della creta, del limo e qualche pietra, perché Dio creerà da te un suo vicario. La terra gli disse, mentre giurava su Dio: tu non prenderai dalla terra né creta né polvere né pietra. Che cosa accadrebbe se Dio creasse creature a partire da me, e se queste creature poi commettessero male sulla terra e versassero sangue ingiustamente? Gabriele si ritirò.
[Dio mandò Michele, e poi 'Izra'il, l'angelo della morte.]
Giunse Izra'il, e anche se la terra gli fece lo stesso giuramento, egli non si ritirò.
[Prese 40 cubiti di tutti i tipi di argilla, e Dio formò Adamo da tale terra.]
Adamo rimase fermo al suo posto per 40 anni, sdraiato da Est a Ovest. L'argilla si seccò, e la creatura fece un suono vuoto.
L'anima penetrò dalla gola al suo petto e nella sua pancia (...). Quando l'anima giunse alla testa di Adamo ed egli starnutì, Adamo disse: Lode a Dio! Quando l'anima si diffuse in tutto il corpo, Adamo divenne un uomo perfetto.

Tratto da Al-Tabari, Storia dei profeti e re.


Husayn Gazurgâhî, Majâlis al-'Ashshâq ("Les Séances des amants") - Iran, Chirâz, vers 1575. Pigments et or sur papier BNF, Manuscrits, suppl. persan 776 f. 11v

La miniatura è piena di dettagli iconografici. La nostra attenzione viene prima attirata sul corpo di Adamo, steso a terra, inerte, con le gambe allargate. Le sue mani nascondono la sua nudità. Otto angeli intorno a lui a mo' di corona si prostravano davanti. Sono da notare anche i colori ricchi dei loro abbigliamento (blu o rosso) e l'eleganza delle loro ali dispiegate. Il candore del bianco corpo di Adamo, lasciato davanti agli angeli, è in contrasto con la figura oscura di Iblis, privo di ali, che sta contemplando la scena che si trova dentro una raffinata ambientazione decorativa, formata da un tappeto di fiori, circondata da montagne e alberi.





Corano 2,28-37:
“Come potete non credere in Dio? Eravate morti ed Egli vi ha dato la vita, poi vi farà morire e poi vi farà rivivere e poi sarete ricondotti a Lui. Egli è Colui che ha creato per voi tutto quel che è sulla terra, poi si è rivolto al cielo e ha spianato sette cieli, Egli è Colui che conosce ogni cosa. Quando il tuo Signore disse agli angeli: «Io metterò sulla terra un Mio vicario», risposero: «Metterai sulla terra chi vi porterà la corruzione e spargerà il sangue, mentre noi innalziamo la Tua lode e glorifichiamo la Tua santità?». Rispose: «Io so ciò che voi non sapete». Insegnò a Adamo tutti i nomi delle cose e poi le presentò agli angeli e disse: «Riferitemi i loro nomi, se siete sinceri». Risposero: «Sia gloria a Te, noi conosciamo solo quel che Tu ci hai insegnato, Tu sei il Sapiente, il Saggio». Disse: «Adamo, riferisci loro i nomi delle cose». E quando Adamo ebbe riferito i loro nomi, Dio disse agli angeli: «Forse non vi ho detto che Io conosco il mistero dei cieli e della terra e conosco quel che avete palesato e quel che tenevate nascosto?». Quando dicemmo agli angeli: «Prosternatevi davanti a Adamo», tutti si prosternarono tranne Iblìs, che si insuperbì e fu nel numero dei miscredenti. Dicemmo: «Adamo, abita questo giardino, tu e la tua sposa, e mangiatene tranquillamente e dove volete ma non avvicinatevi a quest’albero, affinché non siate colpevoli». Satana li fece scivolare di lì e li tolse dal luogo in cui stavano. Dicemmo loro: «Scendete di qui, siate nemici l’uno all’altro, sulla terra avrete un alloggio e della gioia fino a un tempo dato». Adamo ricevette parole dal suo Signore, Egli lo perdonò, perché è l’Indulgente, pieno di compassione”.


Corano 7,10-12:
“Noi vi abbiamo dato potere sulla terra e su di essa abbiamo posto per voi i mezzi per viverci, e com’è poca la vostra gratitudine. Eppure vi abbiamo creato, poi vi abbiamo formato e poi abbiamo detto agli angeli: «Prosternatevi davanti a Adamo», e tutti si prosternarono tranne Iblìs, egli non fu tra quelli che si prosternarono. Dio disse: «Cosa ti ha impedito di prosternarti, quando Io te l’ho ordinato?». Rispose: «Io sono migliore di lui, Tu mi hai creato di fuoco e lui lo hai creato d’argilla»”.


Corano 15,26-33:
“Abbiamo creato l’uomo (insàn) d’argilla secca di fango impastato e prima abbiamo creato i jinn da fuoco di samùm. Ricorda quando il tuo Signore disse agli angeli: «Io creerò un uomo (bashar) d’argilla secca di fango impastato e quando l’avrò modellato e avrò soffiato in lui del Mio spirito, chinatevi prosternati davanti a lui». Gli angeli si prosternarono tutti insieme tranne Iblìs, che rifiutò di stare con gli oranti. Dio disse: «Iblìs, perché non ti prosterni?». Rispose: «Non mi prosternerò davanti a un uomo che hai creato d’argilla secca presa da fango impastato»”.

* * *


La storia coranica della creazione di Adamo è divisa in diversi piccoli racconti o in promemoria inseriti nelle sure. Dio presumibilmente ha modellato Adamo con un'arte simile a quella del vasaio davanti al suo mucchio di argilla. La sua forma perfetta illustra la preferenza data all'uomo da colui che soffiato il suo spirito (ruh) in lui (38, 71-72). La dignità di Adamo deriva anche dalla conoscenza: Dio gli ha insegnato i nomi di tutte le creature (2, 29-30). Tra tutti gli angeli che divennero ansiosi dopo la notizia della creazione di un nuovo essere, solo Iblis rifiutò di inchinarsi davanti a Adamo (2, 32). Dio ordinò a Iblis di sottomettersi al suo comando, ma egli rifiutò, invocando la sua superiorità di origine ( il fuoco), rispetto a quella di Adamo, che nacque dal limo. Per punirlo per la sua arroganza, Dio lo cacciò. Iblis fu seguito da creature diaboliche, dette shayatin, o shaytan.

La traduzione di “fango impastato” può essere resa anche con “fetida melma nera”, che provoca il disprezzo e la ribellione di Iblìs (Satana), la sua dannazione e l’indefettibile inimicizia verso l’uomo.

bashar: l'uomo come "essere mortale"

insàn: l'uomo in quanto materia e spirito, corpo e anima
- da 'ns (essere gentile, cortese)
- da anasa (percepire, distinguere... pupilla dell'occhio)
- da nusyàn (oblio, dimenticanza... cf. Ibn 'Abbas)


L’antropologia coranica è stata spesso ridotta al suo carattere non egualitario: l’uomo è superiore alla donna, il musulmano al non musulmano, l’uomo libero allo schiavo. Dell’uomo il Corano traccia un profilo per lo più negativo, insistendo sulla “debolezza della natura umana”.

“Ma Dio vuole rendervi leggeri i pesi, perché l’uomo fu creato debole” (4,28)

L’uomo, infatti, cede volentieri alle tentazioni alle quali lo sottomette la sua “nafs”, la sua natura carnale che “spinge al male” (12,53); lo porta all’avarizia (17,100) e all’impazienza (17,11; 21,37) e si mostra volentieri iniquo (14,34; 33,72) e litigioso (16,4; 18,54; 36,77).

L’uomo è profondamente “ingrato” e si mostra incostante, al punto da ricordare Dio e di implorarle il soccorso nel dolore e nel bisogno.

Il Corano non si limita a constatare il male, ma propone un cammino di rigenerazione, la cui osservanza scrupolosa deve permettere all’uomo di recuperare la sua perfetta condizione adamitica primordiale.

“Noi creammo l’uomo in armonia di forme” (95,4)

L’uomo è stato creato da Dio e designato suo “luogotenente” (khalìfa) nell’universo.

“Il tuo Signore disse agli Angeli: Ecco, io porrò sulla terra il Mio Vicario” (2,30)




Commenti

Post popolari in questo blog

La "Cura" - Il mito di Gaio Giulio Igino (I sec. a.C. - I sec. d.C.)

‘La Cura’, mentre stava attraversando il fiume scorse del fango cretoso; pensierosa ne raccolse un po’e incominciò a dargli forma. Mentre è intenta a stabilire che cosa avesse fatto interviene Giove. La ‘Cura’ lo prega di infondere lo spirito a quello che aveva formato, Giove glielo proibì e pretendeva che fosse imposto il proprio. Mentre la ‘Cura’ e Giove disputavano sul nome, intervenne anche la Terra, reclamando che a ciò che era stato formato fosse imposto il proprio nome, perché gli aveva dato una parte del proprio corpo. I disputanti elessero Saturno a giudice. Il quale comunicò loro la seguente equa decisione: Tu, Giove, poiché hai dato lo spirito, alla morte riceverai lo spirito; tu, Terra, poiché hai dato il corpo, riceverai il corpo. Ma poiché fu la Cura che per prima diede forma a questo essere, fintanto che esso vivrà, lo possieda la Cura. Poiché la controversia riguarda il suo nome, si chiami homo poiché è fatto di humus (Terra). Cura cum fluvium transiret, videt cretosum ...

Mito dell'androgino (Platone, Simposio)

Nel Simposio di Platone il commediografo Aristofane prende la parola... [...] mi sembra che gli uomini non si rendano assolutamente conto della potenza dell'Eros. Se se ne rendessero conto, certamente avrebbero elevato templi e altari a questo dio, e dei più magnifici, e gli offrirebbero i più splendidi sacrifici. Non sarebbe affatto come è oggi, quando nessuno di questi omaggi gli viene reso. E invece niente sarebbe più importante, perché è il dio più amico degli uomini: viene in loro soccorso, porta rimedio ai mali la cui guarigione è forse per gli uomini la più grande felicità. Dunque cercherò di mostrarvi la sua potenza, e voi fate altrettanto con gli altri. Ma innanzitutto bisogna che conosciate la natura della specie umana e quali prove essa ha dovuto attraversare.  Nei tempi andati, infatti, la nostra natura non era quella che è oggi, ma molto differente. Allora c'erano tra gli uomini tre generi, e non due come adesso, il maschio e la femmina. Ne esisteva un te...

Genesi 1-2 - Eziologia metastorica

GENESI 1 CREAZIONE E RIPOSO DIVINO La creazione 1 In principio Dio creò il cielo e la terra.  2 La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l'abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque. 3 Dio disse: «Sia la luce!». E la luce fu.  4 Dio vide che la luce era cosa buona e Dio separò la luce dalle tenebre.  5 Dio chiamò la luce giorno, mentre chiamò le tenebre notte. E fu sera e fu mattina: giorno primo. 6 Dio disse: «Sia un firmamento in mezzo alle acque per separare le acque dalle acque».  7 Dio fece il firmamento e separò le acque che sono sotto il firmamento dalle acque che sono sopra il firmamento. E così avvenne.  8 Dio chiamò il firmamento cielo. E fu sera e fu mattina: secondo giorno. 9 Dio disse: «Le acque che sono sotto il cielo si raccolgano in un unico luogo e appaia l'asciutto». E così avvenne.  10 Dio chiamò l'asciutto terra, mentre chiamò la massa delle acque mare. Dio vide che era cosa buona.  11 Dio disse: «La terra produ...