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Antropogonia coranica

DALLE STORIE DI AL-TABARI (m. 923) Quando Dio ha voluto creare Adamo, ordinò a Gabriele di rimuovere dalla faccia della terra una manciata di differenti argille: nera, bianca, rossa, gialla, blu e altri tipi di argilla. Gabriele giunse in mezzo alla terra dove ora sorge il tempio della Ka'ba. Voleva chinarsi e raccogliere un po 'di argilla sulla terra. La terra cominciò a parlare e disse: Oh, Gabriele, cosa vuoi fare? Gabriele rispose: Voglio prendere dalla faccia della terra della creta, del limo e qualche pietra, perché Dio creerà da te un suo vicario. La terra gli disse, mentre giurava su Dio: tu non prenderai dalla terra né creta né polvere né pietra. Che cosa accadrebbe se Dio creasse creature a partire da me, e se queste creature poi commettessero male sulla terra e versassero sangue ingiustamente? Gabriele si ritirò. [Dio mandò Michele, e poi 'Izra'il, l'angelo della morte.] Giunse Izra'il, e anche se la terra gli fece lo stesso giuramento, egli non si r...
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Genesi 1-2 - Eziologia metastorica

GENESI 1 CREAZIONE E RIPOSO DIVINO La creazione 1 In principio Dio creò il cielo e la terra.  2 La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l'abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque. 3 Dio disse: «Sia la luce!». E la luce fu.  4 Dio vide che la luce era cosa buona e Dio separò la luce dalle tenebre.  5 Dio chiamò la luce giorno, mentre chiamò le tenebre notte. E fu sera e fu mattina: giorno primo. 6 Dio disse: «Sia un firmamento in mezzo alle acque per separare le acque dalle acque».  7 Dio fece il firmamento e separò le acque che sono sotto il firmamento dalle acque che sono sopra il firmamento. E così avvenne.  8 Dio chiamò il firmamento cielo. E fu sera e fu mattina: secondo giorno. 9 Dio disse: «Le acque che sono sotto il cielo si raccolgano in un unico luogo e appaia l'asciutto». E così avvenne.  10 Dio chiamò l'asciutto terra, mentre chiamò la massa delle acque mare. Dio vide che era cosa buona.  11 Dio disse: «La terra produ...

La "Cura" - Il mito di Gaio Giulio Igino (I sec. a.C. - I sec. d.C.)

‘La Cura’, mentre stava attraversando il fiume scorse del fango cretoso; pensierosa ne raccolse un po’e incominciò a dargli forma. Mentre è intenta a stabilire che cosa avesse fatto interviene Giove. La ‘Cura’ lo prega di infondere lo spirito a quello che aveva formato, Giove glielo proibì e pretendeva che fosse imposto il proprio. Mentre la ‘Cura’ e Giove disputavano sul nome, intervenne anche la Terra, reclamando che a ciò che era stato formato fosse imposto il proprio nome, perché gli aveva dato una parte del proprio corpo. I disputanti elessero Saturno a giudice. Il quale comunicò loro la seguente equa decisione: Tu, Giove, poiché hai dato lo spirito, alla morte riceverai lo spirito; tu, Terra, poiché hai dato il corpo, riceverai il corpo. Ma poiché fu la Cura che per prima diede forma a questo essere, fintanto che esso vivrà, lo possieda la Cura. Poiché la controversia riguarda il suo nome, si chiami homo poiché è fatto di humus (Terra). Cura cum fluvium transiret, videt cretosum ...

Cerco l'uomo! (Diogene di Sinope)

DIOGENE DI SINOPE (V-IV sec. a.C.) «Il re in persona andò da lui e lo trovò che stava disteso al sole. Al giungere di tanti uomini egli si levò un poco a sedere e guardò fisso Alessandro. Questi lo salutò e gli rivolse la parola chiedendogli se aveva bisogno di qualcosa; e quello: "Scostati un poco dal sole". A tale frase si dice che Alessandro fu così colpito e talmente ammirò la grandezza d'animo di quell'uomo, che pure lo disprezzava, che mentre i compagni che erano con lui, al ritorno, deridevano il filosofo e lo schernivano, disse: "Se non fossi Alessandro, io vorrei essere Diogene".» ( P lutarco,  Vita di Alessandro Magno , 14 ) Cerco l'uomo!

Mito dell'androgino (Platone, Simposio)

Nel Simposio di Platone il commediografo Aristofane prende la parola... [...] mi sembra che gli uomini non si rendano assolutamente conto della potenza dell'Eros. Se se ne rendessero conto, certamente avrebbero elevato templi e altari a questo dio, e dei più magnifici, e gli offrirebbero i più splendidi sacrifici. Non sarebbe affatto come è oggi, quando nessuno di questi omaggi gli viene reso. E invece niente sarebbe più importante, perché è il dio più amico degli uomini: viene in loro soccorso, porta rimedio ai mali la cui guarigione è forse per gli uomini la più grande felicità. Dunque cercherò di mostrarvi la sua potenza, e voi fate altrettanto con gli altri. Ma innanzitutto bisogna che conosciate la natura della specie umana e quali prove essa ha dovuto attraversare.  Nei tempi andati, infatti, la nostra natura non era quella che è oggi, ma molto differente. Allora c'erano tra gli uomini tre generi, e non due come adesso, il maschio e la femmina. Ne esisteva un te...

Scienza e fede. Il caso Galileo Galilei

Galileo Galilei (1564-1642) Il pittore toscano Ludovico Cardi, detto il Cigoli dal nome del luogo natio, rappresenta una Immacolata Concezione in modo tutt’altro che tradizionale. La Madonna del Cigoli, infatti, si erge su una luna del tutto insolita. Non si tratta del “classico” crescente lunare, ma di una rappresentazione molto più naturalistica, frutto appunto delle osservazioni che Galileo aveva pubblicato nel Sidereus Nuncius (1610) : «In primo luogo diremo dell’emisfero della Luna che è volto verso di noi. Per maggior chiarezza divido l’emisfero in due parti, più chiara l’una, più scura l’altra: la più chiara sembra circondare e riempire tutto l’emisfero, la più scura invece offusca come nube la faccia stessa e la fa apparire cosparsa di macchie». L’affresco in Santa Maria Maggiore fu realizzato per e con il consenso del papa Paolo V Borghese, nella cappella che doveva diventare il suo mausoleo. È significativo ricordare il giudizio che diede dell’a...